Piattaforma PerFECT 2.0

La Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF)

è una patologia a eziologia ignota caratterizzata
dalla trasformazione fibrotica del tessuto polmonare
che inesorabilmente porta all’insufficienza respiratoria.

La sopravvivenza dal momento della diagnosi è di circa 3-5 anni.
Interessa generalmente pazienti con più di 50 anni
con un picco massimo intorno ai 60-65 anni.

La diagnosi è spesso complessa e si basa su elementi clinici,
radiologici e talvolta istologici.

Si definisce Fibrosi Polmonare Progressiva (PPF)
una forma di interstiziopatia polmonare (ILD) diversa dalla IPF e secondaria
ad altre patologie come connettiviti, polmoniti da ipersensibilità,
sarcoidosi, esposizioni a farmaci, etc.

La definizione di progressione di malattia si basa sulla diversa combinazione
dei seguenti criteri in un periodo di osservazione di 24 mesi:

> peggioramento dei sintomi respiratori;

> evidenza di progressione
   di malattia alle prove di funzionalità respiratoria;

> evidenza di progressione di malattia
   da un punto di vista radiologico

Per entrambe le patologie l’importanza
di una diagnosi precoce è fondamentale.

Da luglio 2022 SIP/IRS ha preso in gestione la piattaforma PerFECT 2.0,
una piattaforma web-based dove gli specialisti Pneumologi/Radiologi/Reumatologi (centri periferici)
possono condividere i propri casi clinici real-life (incluso il caricamento di HRCT, CT, MR…)
con i colleghi dei centri nazionali di riferimento per chiedere un secondo parere.
Il centro di riferimento analizza i dati online e restituisce un parere multidisciplinare.

Il progetto nasce con la volontà di raggiungere alcuni importanti obiettivi:

supportare il medico specialista nell’identificazione di malattia;

migliorare la sicurezza della diagnosi riducendone le tempistiche;

migliorare la propria capacità diagnostica grazie anche ai casi clinici educazionali disponibili.

Nell’ambito della diagnostica delle interstiziopatie polmonari,
offrire agli specialisti un servizio veloce e di qualità, dove poter inviare quesiti diagnostici
e ottenere un “secondo parere” seguendo un approccio multidisciplinare altrimenti non disponibile.