Al via oggi il 1° Seminario Nazionale Dedicato – Pneumology Around the Clock

Al via oggi il 1° Seminario Nazionale Dedicato – Pneumology Around the Clock

Al via oggi il 1° Seminario Nazionale Dedicato – Pneumology Around the Clock

La Chiusa di Chietri – Alberobello (BA), 27-29 Ottobre 2016

Presente e futuro della Pneumologia in Italia In Puglia specialisti da tutto il mondo

alberobello

Il riordino sanitario regionale, il ruolo del paziente polmonare, l’aderenza terapeutica, gli effetti della sigaretta elettronica. Sono alcuni dei temi che saranno affrontati dal 27 al 29 ottobre 2016 durante il 1° Seminario Nazionale Dedicato – Pneumology Around the Clock. Luminari, ricercatori e professori universitari di tutto il mondo s’incontrano e si confrontano per la prima volta in Puglia, ad Alberobello.

Durante la tre giorni si approfondirà, anche attraverso nuove teorie scientifiche, l’assistenza alle malattie respiratorie croniche nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e regionale, partendo da dati e studi nazionali e internazionali. In previsione anche di quello che si discuterà in Senato il 3 e 4 novembre riguardo la gestione delle malattie respiratorie croniche in riferimento al Decreto Balduzzi e che potrebbe essere il preludio di una rivoluzione sanitaria.

Il seminario è coordinato da Emmanuele Tupputi, consigliere nazionale della Sip (Società italiana di pneumologia) e coordinatore nazionale delle sezioni regionali Sip.

Il programma

L’evento, cui sono stati riconosciuti 23 crediti validi per la formazione ecm dei medici, ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute. L’apertura dei lavori è prevista per le 13.30 di giovedì 27 ottobre con il saluto delle autorità (per le istituzioni locali interverrà il sindaco di Alberobello, Michele Maria Longo); alle 14 è previsto l’inizio della I sessione. La II sessione si svolgerà venerdì 28 ottobre dalle 8 alle 14, mentre dalle 14.30 alle 19.30 sarà la volta della III sessione. IV e ultima sessione sabato 29 ottobre dalle 8 alle 15.30. Durante il seminario avranno spazio i giovani specialisti i cui lavori saranno pubblicati sulla rivista scientifica di settore nel mese di dicembre.  Per il dettaglio delle relazioni si rinvia al programma.

Altri relatori: Onofrio Resta, coordinatore della Scuola di specializzazione malattie apparato respiratorio Università di Bari; Roberto Messina, presidente di Federanziani. Tre gli stranieri: Peter Dicpinigaitis, dell’Einstein Division del Montefiore medical center di New York; Ronald Eccels, direttore del Common cold centre dell’Università di Cardiff; Alyn Morice, professore della Hull University di Cottingham ed esperto internazionale di tosse.

Pagina ufficiale dell’evento nel nostro meeting calendar

Rassegna stampa sui media nazionali

Video Annunci dell’ Evento

 

IRENE  – The Italian REgistry of pulmonary Non-tuberculous mycobactEria
Survey on line: Diagnosi, cura e follow-up dell’OSAS
La Società Italiana di Pneumologia / Italian Respiratory Society (SIP/IRS)

La Società Italiana di Pneumologia / Italian Respiratory Society (SIP/IRS)

Giovedì 21 gennaio 2016, a seguito dello svolgimento in contemporanea delle due Assemblee nazionali di SIMeR e AIMAR che hanno portato alle modifiche dei rispettivi statuti per l’aggregazione delle due società in una sola,  è nata la Società Italiana di Pneumologia (SIP).

La società, che sarà conosciuta all’estero come Italian Respiratory Society (IRS) è  il punto di arrivo di un lungo percorso iniziato nel 2008 con la prima proposta di aggregazione di tutte le società pneumologiche nazionali a cui hanno fatto seguito negli anni successivi i lavori di formulazione condivisa dei nuovi statuti che sono stati sottoposti alla fine del 2015 all’approvazione dei rispettivi direttivi nazionali ed in seguito alle rispettive assemblee.

La SIP si pone come punto di partenza verso una medicina respiratoria al passo con i tempi e come interlocutore privilegiato per le Istituzioni e tutti i portatori di interesse in ambito pneumologico, al fine di agevolarne le collaborazioni. Al termine del percorso di aggregazione la SIP sarà articolata in due bracci operativi, una società scientifica ed un centro studi in grado di condurre ricerche sulle malattie respiratorie per ottemperare ai valori di fondo delle due società fondatrici, ovvero la capacità di fare ricerca di base didattica di alto profilo e di contare su un forte radicamento territoriale per la diffusione dei risultati.

Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno e patente di guida:  aggiornamento della normativa italiana

Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno e patente di guida: aggiornamento della normativa italiana

Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno e patente di guida: aggiornamento della normativa italiana

A cura di Antonio Sanna
Azienda Sanitaria Centro – U.O.C. Pneumologia – Ospedale San Jacopo, Pistoia
E-mail: antonio.cagliari@live.it

“La patente di guida non deve essere nè rilasciata nè rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacita’ dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte”. Ciò è scritto nel decreto legge -Recepimento della direttiva della Commissione 2014/85/UE recante modifica della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la patente di guida – del 22 dicembre 2015 pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2016 (1). Tale obbligo normativo appare quanto mai attuale anche alla luce dei risultati di un recente studio dal quale risulta che circa il 7% degli incidenti stradali è imputabile ad autisti affetti da OSAS (2). L’applicazione di questo dato percentuale in Italia indica che l’OSAS determina 17.300 incidenti stradali causa di 250 morti e 12.200 feriti. Il valore economico che ne deriva è di 1 miliardo e 500 milioni di euro di costi socio-sanitari.

Nel decreto legge è altresì scritto che “Il medico, di cui all’articolo 119, comma 2, del codice della strada, sottopone a particolare valutazione i soggetti per i quali sussistono sintomi riconducibili alla sindrome da apnea ostruttiva notturna. Nei casi in cui si possa concludere per l’assenza o lieve entità di sonnolenza diurna, il medico di cui all’articolo 119, comma 2, del codice della strada, certifica l’idoneità alla guida del conducente. Nel caso sussistano dubbi circa l’idoneità e la sicurezza di guida, l’accertamento dei requisiti di idoneità psichici e fisici è demandato alla commissione medica locale. La commissione medica locale può autorizzare alla guida soggetti affetti da sindrome da apnee ostruttive notturne moderate o gravi che dimostrino un adeguato controllo della sintomatologia presentata con relativo miglioramento della sonnolenza diurna, se del caso confermato da parere specialistico di strutture pubbliche”. E’ quindi esplicitamente dichiarato che l’idoneità psico-fisica alla guida può essere riconosciuta anche ai soggetti con OSAS moderata o grave quando dimostrino un adeguato controllo della sintomatologia in particolare della sonnolenza diurna. Il decreto legge, nella sua sezione dedicata all’OSAS, termina indicando che “La validità della patente rilasciata o rinnovata, eventualmente anche con prescrizioni da parte della Commissione Medica Locale, non puo’ superare i tre anni per i conducenti del gruppo 1 ed un anno per i conducenti del gruppo 2”. A tale decreto legge faranno seguito i decreti attuativi che lo renderanno applicabile.

In realtà, e pur essendo di grande impatto mediatico, l’associazione tra OSAS ed incidenti stradali è solo uno degli aspetti dell’OSAS quale malattia cronica di pubblico interesse. E’ importante ricordare che la sua prevalenza nella popolazione adulta è di circa il 50% nell’uomo e 23% nella donna, e che è fattore di rischio ed è spesso associata alle principali e più frequenti cause di morte (obesità, diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, insufficienza respiratoria) nel mondo occidentale (3). La prevenzione, la diagnosi precoce e l’ottimale trattamento dell’OSAS rendono possibile non solo il riconoscimento dell’idoneità psico-fisica alla guida, ma soprattutto prevenire la comparsa di tali diverse patologie o migliorarne il controllo. L’ottimale gestione dell’OSAS determina una migliore qualità ed aspettativa di vita dei soggetti che ne sono affetti offrendo loro un reale e percepito guadagno in termini di salute. Tali aspetti sono stati fatti propri dal Ministero della Salute che ha insediato il gruppo di lavoro “La Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS)”, il cui documento verrà reso pubblico il 23 febbraio 2016 nell’Auditorium del Ministero della Salute.

Bibliografia

  1. www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/01/13/16A00299
  2. Garbarino S, Pitidis A, Giustini M, Taggi F, Sanna A. Motor vehicle accidents and obstructive sleep apnea syndrome: A methodology to calculate the related burden of injuries. Chronic Respiratory Disease 2015; 1-9
  3. Heinzer R, Vat S, Marques-Vidal P, et al. Prevalence of sleep-disordered breathing in the general population: the HypnoLaus study. Lancet Respir Med. 2015;3(4):310-318.
La Società Italiana di Pneumologia: punto di partenza verso una più moderna Medicina Respiratoria

La Società Italiana di Pneumologia: punto di partenza verso una più moderna Medicina Respiratoria

La Società Italiana di Pneumologia: punto di partenza verso una più moderna Medicina Respiratoria

Francesco Blasi, Fernando De Benedetto, Carlo Mereu, Stefano Nardini, Mario Polverino, Angelo Corsico

E’ nata la Società Italiana di Pneumologia: lo scorso giovedì 21 gennaio alla stessa ora a Milano e a Bari si svolgevano due assemblee nazionali, quella di SIMeR e quella di AIMAR. Venivano messe ai voti le modifiche dei rispettivi statuti per la aggregazione delle due società in una unica. Le due assemblee approvavano le proposte all’unanimità.
La Società Italiana di Pneumologia (SIP), che sarà conosciuta all’estero come Italian Respiratory Society (IRS), è il punto di arrivo di un lungo cammino, avviato già nel lontano 2008, quando in occasione di una conferenza di medicina respiratoria a Venezia veniva per la prima volta messa sul tavolo la proposta di aggregazione di tutte le società pneumologiche nazionali. In seguito, dal 2013, si è cominciato a dare contenuto pratico all’idea. Nel biennio 2014-2015, con la valida e paziente collaborazione dei consulenti commerciali e legali, e grazie all’apporto di altri Colleghi, oltre agli autori del presente articolo, si è giunti alla formulazione condivisa dei nuovi statuti che sono stati sottoposti alla fine del 2015 alla approvazione dei rispettivi direttivi nazionali e, finalmente, delle rispettive assemblee.
Era tempo.
La disciplina specialistica di malattie dell’apparato respiratorio deve sapere rispondere alle grandi sfide che attualmente le si pongono di fronte e che corrispondono a mutamenti epocali: cambiano le malattie, cambiano le terapie, cambia soprattutto il sistema sanitario nazionale. Rispondere positivamente all’evoluzione dell’assistenza sanitaria in Italia è possibile attraverso la costruzione di reti e percorsi in ottica di sistema. A sua volta, la costruzione di reti e percorsi impone raccolta di dati, dialogo costante con tutti i portatori di interesse, formazione, integrazione delle competenze, implementazione e controllo.
Per rispondere a queste sfide, la nostra disciplina si deve reggere su una solida e aggiornata preparazione scientifica secondo gli standard europei, un completo bagaglio tecnico, affinato – secondo individualità e necessità- in superspecializzazione, una produttiva condivisione del proprio sapere con tutte le altre componenti del sistema sanitario nazionale in ottica di interdisciplinarità con attenzione alle specificità locali.
In questo senso la SIP/IRS si propone come punto di partenza per una medicina respiratoria al passo con i tempi e come interlocutore privilegiato per le Istituzioni, i portatori di interessi in ambito pneumologico e quanti vogliano intraprendere percorsi comuni, al fine di agevolarne e semplificarne le collaborazioni. Al termine del percorso di aggregazione, essa sarà articolata in due bracci operativi, una società scientifica vera e propria con tutte le attribuzioni relative e un centro studi, in grado di condurre ricerche sulle malattie respiratorie, riconosciuto come Ente di ricerca (elenco speciale della PCDM-G.U. n.79 del 4 aprile 2015). I valori che le due società fondatrici porteranno sono evidentemente da un lato la capacità di fare ricerca di base e didattica di alto profilo e dall’altro un forte radicamento sul territorio e la capacità conseguente di fare ricerca “sul campo” e disseminarne i risultati.
La SIP/IRS si propone con le caratteristiche e gli obiettivi sopra delineati ai Colleghi di area respiratoria e di altre discipline ad essa interessati, in particolare ai più giovani che da poco hanno iniziato il loro percorso professionale e possono trovarsi “disorientati” di fronte ai rapidi cambiamenti attuali. L’apporto della loro visione, della loro freschezza e soprattutto della loro capacità di raccogliere dati “sul campo” o, come si usa dire oggi, nella real life, unito all’esperienza e alla capacità manageriale dei Colleghi più “maturi” sarà fondamentale per la affermazione della nostra disciplina. La Società Italiana di Pneumologia avrà come organo ufficiale l’unica rivista scientifica italiana di medicina respiratoria generale in lingua inglese (on line e cartacea) con impact factor.
La nuova Società valorizzerà anche agli occhi delle direzioni generali ASL e degli assessorati regionali il valore aggiunto di affidare allo specialista pneumologo, rispetto a internisti e generalisti, la valutazione e la guida della gestione dei problemi respiratori, alla luce dei dati epidemiologici e nell’ottica del contenimento della spesa.
L’auspicio è che presto altre società scientifiche di area, piccole e grandi, vogliano condividere il percorso che la SIP/IRS ha coraggiosamente iniziato.